Museo Le Nuove - Torino, Città Metropolitana di Torino

Alex Zelada

Esperienza immersiva e totalmente diversa dagli altri musei a cui si è abituati, da fare assolutamente se andate a Torino.
Con meno di 10 euro a persona siamo stati guidati per il carcere da una guida veramente brava e preparata, che ha saputo spiegarci in modo chiaro ed esaustivo come veniva gestito il carcere e ha saputo come raccontare alcune delle storie di alcuni dei carcerati, molti semplicemente vittime di uno dei periodi più bui della storia. Serve a far riflettere.

Prenotazione obbligatoria, però molto facile e intuitiva da fare sul loro sito o anche mediante chiamata.

Pink Lady

Museo da visitare.
Offre 3 percorsi di visita da prenotare in diverse giornate, la durata delle visite è di circa 2 ore.
Ho visitato il percorso museo.
Ambiente suggestionante.

Simone Iavazzo

Un luogo ricco di Storia sofferenza e aneddoti, l’associazione cura in ogni particolare la visita è un tuffo nel tempo, un luogo che con il sangue ha edificato la nostra libertà.

Roberto Fumagalli

Obbligatoria prenotazione. Ti accolgono una cinquantina di foto. Sono le persone che hanno trascorso qui gli ultimi giorni di vita dal 1943 al 1945. Se fosse stato possibile recuperare tutte foto l'intero muro non sarebbe bastato.

Gianluigi Iafrate

Ci sono diversi percorsi guidati agli orari stabiliti, tutti toccanti.
L'unico appunto è che di un carcere in attività per oltre un secolo, si narri le vicende del solo anno e mezzo usato per reati politici durante l'occupazione tedesca.
Mi sarebbe piaciuto conoscere le storie anche degli altri periodi, quali erano i reati più comuni dei prigionieri nel corso degli anni, le pene inflitte, la vita alla fine della detenzione, eventuali autori di crimini che hanno scosso l'opinione pubblica ecc.

Sara Fabbri

Un'esperienza davvero toccante e profonda, alla scoperta di un carcere in città e dei molti detenuti che ci sono stati. Particolarmente interessanti sono la sezione femminile, la parte relativa al nazi-fascismo e quella dei condannati a morte.
Il personale che gestisce il museo è volontario e ci mette molta passione e impegno. La signora che ci ha accompagnato durante la visita è stata molto chiara e disponibile.
Consiglio assolutamente una visita in questo luogo di sofferenza e scoperta, dove molti ambienti sono rimasti invariati e diversi oggetti sono originali del '900.

Up

Ho visitato il rifugio antiaereo scavato sotto le fondamenta del carcere: in questo luogo spoglio ed isolato dal mondo, posto a 18 metri sotto la superficie del suolo, la bravura e la passione nel raccontare della guida Tina, accompagnata dal valido Vassily, mi ha fatto rivivere i momenti toccanti e drammatici vissuti fra quelle spesse e fredde mura da tutti coloro che li' cercarono scampo alle bombe. Ogni particolare costruttivo, ogni fatto degno di nota, ogni concreta azione di recupero, ogni notizia storica che riguardava cio' che si svolse li' dentro, ha ripreso vita nell'essere tramandata dall'impegno civile di questi meritevoli volontari conservatori della Memoria. Visitate questi luoghi davvero unici e rari. E' tutto intatto, e' tutto vero, ed e' il dolore da cui siamo nati.

VALENTINA PATREVITO

Giro al museo con visita guidata con dei volontari molto bravi.
principalmente raccontano della seconda guerra mondiale.
Raccontano della vita dentro il carcere, argomento molto forte ma molto interessante.
Sicuramente tornerò per vedere gli altri due percorsi di visite guidate.
Lo consiglio