Villa Ada Festival - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

valeria carnevali

Ho già sentito due concerti nella storica Villa Ada di Roma in zona Salaria. Il primo dei toys orchestra gratis e poi i fat freddy’s drop a 30 euro. Insomma diversi stili musicali per diverse possibilità economiche. Le bevande sono un pochino care ho pagato 5 euro una lattina di pepsi. Più onesto il prezzo di birra e drink. Consiglio vivamente questo posto. Bellissimo. Agli eventi è meglio arrivare presto, perché parcheggiare è difficile e poi se si parcheggia male ogni tanto passano a fare le multe. Fuori dalla villa c’è un paninaro.

Vittoria Arensi

In realtà abbiamo fatto una semplice passeggiata per Vila Ada, la più frequentata nella mia giovinezza, e ho visto con piacere palco e programma del festival di questi giorni. In riqualificazione tante zone, bello, davvero bello

Lorenzo Gobbi

Bellissima iniziativa dell'estate romana, tanti gruppi e solisti da ascoltare, famosi ed emergenti.
Spesso l'ingresso non è neanche a pagamento, ne vale davvero la pena!

Da migliorare la parte food, un po' scarna.

Valentina

Pessima esperienza a livello organizzativo. Concerto di Elio, dunque folla folle, e due stand scamuffi per bere e mangiare. Memore di come era organizzato lo spazio anni fa, con stand di ogni genere, valuto con una stella. Lo spazio è bellissimo, ma l’organizzazione PESSIMA.

And Bu

Peccato che il prato, in discesa nei bordi, non consenta di vedere il palco se non stai a ridosso...
La location è bellissima!

Marzia Lucchesi

Mercoledì 16 luglio 2024.
Fabio Celenza. A lui do 5 stelle, è una delle grandi scoperte degli ultimi anni, un genio, insomma non si discute. Lo spettacolo è stato divertente e coinvolgente. Notevole anche la parte musicale.

Ma cosa dire dell'organizzazione Villa Ada Festival?
È semplicemente desolante...
Sulla locandina c'è scritto che lo spettacolo inizia alle 21.00 sul biglietto cartaceo però sono le 21.30.
E questo sarebbe il meno...
Arriviamo con largo anticipo e scopriamo che non ci sono posti a sedere (sul biglietto però c'è scritto "posto unico, non "posto in piedi).
Riusciamo a scoprire che ci sono 3 panchine che, se abbiamo fortuna o sprint da centometristi, forse riusciremo ad accaparrarci.
La cosa però non mi va giù e torno in biglietteria a chiedere come sia possibile che lo spettacolo non preveda delle sedute.
Quello che segue dunque è un intermezzo, dal titolo "Scortesia in biglietteria".
Alla biglietteria la risposta è "Chiedetelo a Fabio Celenza".
Ora io, a Fabio Celenza, farei tante domande... Tipo da dove nasce la sua ispirazione e la sua passione per i reali anglosassoni oppure se, per caso, ha inviato a Salvini una copia del suo capolavoro "Ehhh la sambuca...". Ed eventualmente cosa gli ha risposto Salvini...
Però no, ecco, io non gli chiederei perché non ci sono le sedie.
Faccio presente al botteghino che farò una recensione negativa e il tipo mi fa "Prego faccia pure, si accomodi... Anzi se vuole ci può mettere pure il mio nome!".
"Bene... Mi dica il suo nome!".
Lui tutto fiero me lo dice ma ora evito di metterlo in piazza perché mi mette un po' tristezza puntare il dito sul bigliettaio.
Ci tiene comunque a sottolineare che ai concerti si sta in piedi.
Ma beato a lui!
Con un pubblico over fifty, durante la settimana...
Ma che ce vuoi fa' morì?
Riusciamo comunque ad accaparrarci la panchina e con l'impiego delle ultime energie rimaste la spostiamo in modo da poter avere una visione decente.
A questo proposito, anche se non necessario, devo convenire che il canottaggio batte lo yoga e l'acquagym 5 a zero.
Io infatti non ce la facevo proprio a trascinarla sta panchina.
Però lo yoga è proprio bello (5 stelle allo yoga).
Intorno a noi la desolazione, tipo gente che cercava cartoni nei bidoni per poter sedersi su qualcosa che non fosse la nuda terra irsuta di erba secca.
A proposito di erba, ogni tanto arrivavano interessanti effluvi.
Concludo dicendo che chi organizza certi eventi dovrebbe saperlo fare e non buttarsi all'arrembaggio.
Ci sono stati anni bellissimi a Villa Ada... Ricordo Eric Burdon, Stewart Copeland i Radio Dervish, solo per dirne alcuni...
E c'erano anche dei posti un po' più invitanti per, eventualmente, mangiare qualcosa. Ieri invece tristezza assoluta...
Aggiungo infine che generalmente mi esprimo in maniera più colorita quando mi fanno girare le palle che non ho ma qui mi limito a un meritatissimo romanesco malimortacci vostra e di chi nun ve lo dice con la mano alzata!

Katia Vit

Sono tornata dopo un po' che mancavo, quasi 3h di concerto, mi sono divertita tantissimo, tutto bello. Un suggerimento, a ballare 3h sulla polvere sono/siamo rientrat* con la polvere ovunque addosso e sotto i vestiti, una copertina traspirante che casomai non leda l'erba/la natura io la metterei, pensateci per il futuro. Grazie

M.

Per carità! Situazione senza precedenti con violazione delle più elementari norme sulla sicurezza. Sono stata ad un concerto venerdi 19/7/24 e dopo aver regolarmente eseguito l'accesso con biglietto comprato in loco, ho chiesto di poter uscire e poi rientrare per necessità personali. Mi è stato impedito. La prima risposta è stata "stasera nun avemo i timbri, nun se esce" quindi non potendomi marchiare non sarei potuta rientrare nonostante il biglietto regolarmente acquistato, e la seconda invece è che "qui funziona cosi t'o dico io, nun te faccio rientrà". Ho chiesto di parlare con un responsabile ma senza esito e visto i brutti ceffi che gestiscono gli ingressi mi sono dovuta arrendere. Avrei potuto chiamare le forze dell'ordine, ma ecco mi sarei solo rovinata la serata, che comunque ho passato molto innervosita. Trovo tutto scandaloso, segnalerò formalmente quanto accaduto a chi di dovere.